Accolgo con orgoglio il lacrimare
E senza un dove m’interessa andare
Tra rivoli di sole,
A morder terra scura,
Perdendo pena a rialzar foglie morte
Che ciò che credo a molti sembra un danno.
Il cuor è lì a colpire,
Parato a vacillare,
Respiro con cadenza dell'affanno
E scorgo mille immagini già scorte,
Che sono ciò che sono,
E resta il mio pensiero
Cullato dolcemente dal rumore
D’un battito tra ‘l vivere e ‘l morire.
Molignì
Complimenti davvero, una bella poesia.
RispondiEliminaPerchè non lo fai come lavoro ?
Invece che di scriverle sul Blog le pubblichi da un editore e te le vendi in libreria ?!?
Pensaci..
Ciao
Grazie. Beh hai ragione ma non credo affatto che sia così facile.
RispondiElimina