tag:blogger.com,1999:blog-611288134858303292024-03-05T12:23:34.516-08:00p s i c h e d é l i aMolignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.comBlogger95125tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-19825570982177256592013-05-13T02:13:00.002-07:002013-05-27T07:51:17.440-07:00Schiuma (ma non andò veramente così)<div align="left">
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><i>Questo
racconto è costituito di immagini di pura fantasia. Ogni passaggio puramente
casuale è un riferimento a persone o luoghi esistenti e a fatti realmente
accaduti.</i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Morirò tra circa undicimilaventitré giorni. Circa.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ti ritrovi con il tuo pallido bicchiere di vermouth appoggiato al
lavandino di questo lurido cesso in cui ti costringo ad ascoltare i miei più
assurdi e viscerali lamenti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Undicimila giorni e poco più.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Pensi che siano pochini, che sono messo male, che forse, se è
proprio così poco che mi rimane, è ora che prenda il toro per le corna faccia
qualcosa della mia vita e ti accendi quel mozzicone di toscano rimasto.
Nervosamente, come fai sempre. Pensando a un miliardo di altre cose. Un
orecchio ad ascoltare gli sproloqui sbiascicati di un ubriaco, che non reggi
decisamente più e la mente che vaga per i fatti suoi e pensi che se non ci
muoviamo da questo cazzo di cesso il numero di quei giorni, citato poco fa, si
ridurrà drasticamente.</span></div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Dai un altro sorso al bicchiere di vetro scheggiato e mi guardi e
non puoi fare a meno di rimanere qui. Vuoi o non vuoi sei qui perché ti ci ho
portato io. Ti tengo per le palle bello.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Se scrivessi una poesia al giorno da qui al momento della mia
morte probabilmente diventerei qualcuno. Se non altro per la quantità. Un po’
come la vecchia storia del chi ce l’ha più lungo non credi?”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Continui a fare una specie di ghigno ad ogni boccata di sigaro,
con la testa leggermente piegata a sinistra e il mento in su, sbuffando platealmente
e spargendo il fumo denso, grigio bluastro, in tutto questo piccolo rifugio. Ti
piace fartene avvolgere il volto, sentirne il velluto cocente sulla lingua,
l’odore forte addosso. Forse lo fai solo per darmi fastidio e perché rimanga il
fumo e il puzzo per qualsiasi altro stronzo entrerà dopo di noi, ma è
un’ipotesi che non ti dispiace così tanto e continui imperterrito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Senti posso?!”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Mi guardi afferrare il bicchiere dal lavandino senza neanche
attendere un cenno di risposta. Questo lo ammazzo. E sei ancora li a domandarti
il perché non l’hai già fatto, hai sparso occhi pesti per molto meno, che il
vermouth sparisce dal suo trasparente contenitore. Questo tizio, questo ammasso
di peli arruffati di fronte a te, butta giù il tuo drink, svuota le guance
gonfie e inghiotte con la faccia schifata. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Ma che robaccia ti bevi cristo santo?”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Le mani ti prudono e di tutta risposta sputi della porcheria
marroncina nel lavandino di fronte a te. Bisogna uscire da questo posto e alla
svelta. Dai una spallata alla porta a soffietto facendogli fare un sonoro clack
e poi giù per le scale a chiocciola, avvolto in una nuvola di fumo, fino alla
pista. La musica è assordante e non si riesce a percepire nulla che abbia un
senso. Scosti orde di sedicenni sedicenti punk, fighetti, col chiodo e le snikers,
aggiustati e puliti, che ti si appiccicano addosso e sbandano abbrutiti da long
island e vodka red-bull diluiti e di una qualità pessima e intanto senti che ti
sono dietro, che ti sono alle spalle dicendoti: <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Bello che ci facciamo qui?! Ma non c’è neanche un amico disposto
a farsi una birra di qualità fuori da questo schifo?”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">La risposta è no e sai che lo so benissimo anche io quindi perché
continuo a blaterare? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Dovrei star già scrivendo la poesia giornaliera di oggi. Anzi sai
che ti dico, dovremmo farlo insieme. E invece stiamo qui a buttar tempo, io,
qui, non sento neanche quello che mi passa per la mente.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Passi davanti a un gruppetto di ragazze che ballano tra loro in
circolo, facendosi circondare da ragazzi con gli occhi di fuori e la bava alla
bocca e fingendo che l’amica, a cui si avvinghiano, sia l’ultimo scoglio della
perversione sessuale dal ‘68 a oggi. I ragazzi, a turno, provano ad
avvicinarsi, immancabilmente respinti, qualcuno si butta in mezzo, qualcuno
balla quasi da solo. Rituali d’accoppiamento. Una di loro ti getta le braccia
al collo e ti fa fare uno, due, tre giri e poi torna starnazzando dalle comari.
Mi senti ridere di gusto dietro e proprio non hai più voglia di ascoltarmi,
così mandi a quel paese la ragazza e prosegui più veloce, a spintoni, riuscendo
alla fine a raggiungere il bancone del bar. Ti giri a guardare e non mi vedi
più. Era ora. Sospiri di sollievo e ti ordini un Glen Grant. Un whiskey te lo
meriti. D'altronde sei qui stasera per divertirti e bere alla felicità. Così abbandoni
tutti, i tuoi amici, chi ti segue con poco interesse, le tue donne passate,
quelle che sono finite sotto i tuoi pantaloni calati, calate a loro volta,
quelle che non ti hanno mai dato un appiglio e anche quelle che sono metà e
metà, che non hai mai capito, abbandoni tutti quanti e ti gusti, il tuo sorso
di Glen Grant, giallo paglierino, secco. Come solo certe sere possono essere.
Mandi giù e ritorni alla realtà e senti <i>Let’s
call the whole thing off</i> di Louis Armstrong ed Etta James. Uno swing, che
cazzo c’entra uno swing? La canzone è tutta basata su differenze di pronuncia
tra un lui e una lei che poi alla fine, lasciano perdere e si vogliono bene lo
stesso. Ti giri verso la postazione del dj e pensi che quel tizio è veramente
matto e, in fondo in fondo, va stimato per questo. La vista ti ricade sulla
folla, un’infinità di deficienti che si muovono come polli e galline sotto
l’effetto di ketamina, rievocando così tempi decisamente non loro. Tutto è un
po’ retrò, tutto un po’ anni 70, ma ci sta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Stai cominciando ad entrare in serata. Sei qui perchè vuoi
festeggiare. Per una nuova conoscenza, per uno stupore. Che per definizione è
inaspettato. Ma bello. Coinvolgente. Come un biglietto d’auguri, qualcosa che
in qualsiasi momento della tua vita, qualsiasi cosa ti stia succedendo, non può
far altro che rubarti un sorriso. Tu sei qui stasera per festeggiare quel
sorriso. Questo è il momento per un altro drink. Come un altro ancora. Sei
fatto così quando entri in serata sei esplosivo, turbolento. Energia che dal
basso parte come una linea trasversale, da destra a sinistra e da sinistra a
destra, che parte dalle mani e si sviluppa verso l’altro. Mani che vorrebbero
abbracciarti e pugni chiusi a trattenere e trasmettere l’energia a chiunque ti
sia attorno. Come una scossa. Sei fatto così. Quando dici una cosa ne pensi
altre cento e quando pensi qualcosa la dici. Sei frenetico a un punto da
sconvolgere l’ascoltatore e renderlo presente, ebbro dei tuoi pensieri. Ti
butti in pista e cominci a cospargerti di gente attorno a te. La vita è questo:
uno stato d’animo incorniciato di situazioni. Giuste o sbagliate che siano le
cornici, le persone che ti circondano, il quadro è lo stato d’animo che ti
pervade. Immagini una donna, bellissima con i capelli corti che le delineano il
collo, non riesce a sentire una parola da quando è nata. Ma sarebbe li a
ballare esattamente come te, senza sentire qual’è la musica, il ritmo, le
parole. È uno stato d’animo in azione in una pista gremita di gente, con la strobo
che conferisce a tutto la sacralità di uno slow-motion. Lei, come te, sarebbe
il quadro nella cornice di una discoteca di un qualsiasi posto nel mondo. Ti
fermi un attimo e guardi attorno, c’è perfino chi canta. Sorridi, ti hanno
sempre fatto ridere quelli che in discoteca cantano le canzoni. Tutto ha l’aria
maledettamente, schifosamente, irresistibilmente, dolcemente, fottutamente
indie rock. Ti scappa da pisciare, cambiare l’acqua allo squalo, come dicono in
molti da queste parti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Torni in bagno. Richiudi un po’ barcollante la porta dietro di te
e ti piazzi davanti alla tazza. C’è ancora l’odore del tuo sigaro nell’aria.
Sorridi mentre ti tiri giù la zip. Porti una mano sul muro a sorreggerti e
l’altra dietro, sul fianco. E aspetti che l’ispirazione arrivi. Un moderno
Hemingway della pisciata. Anzi, dato il contesto è proprio il caso di dirlo, Hemingway
ti spiccia casa. Cominci a pisciare. Fiumi di piscio che ti riempivano la
vescica, di un giallo intenso, vanno a rimescolare quelli depositati li da un
numero non meglio precisato di altri ragazzi venuti prima, alcol nelle forme
più svariate, ma principalmente di birra, long island e vodka red-bull,
filtrato dai reni che per effetto della caduta e dello sciabordio lì dentro
crea sulla superficie una poltiglia bianca composta di bolle e bollicine di
varie dimensioni aggregate fra loro. Schiuma.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Questa immagine di te che pisci sbronzo alla John Wayne me la
rivendo sicuro bello.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Mi senti e ti chiedi come abbia fatto a ritrovarti e ad entrare e per
istinto, ti blocchi da quell’atto godurioso. Forse non hai chiuso così bene la
porta o forse prima con la spallata l’hai rotta. Più probabile che tu sia
ubriaco. Sputi qualcosa nel piscio che scorreva impetuoso fino a un minuto fa.
Sei ancora una volta insieme a quel pazzo in questo schifo di cesso. A <i>questo</i> pazzo. L’ispirazione t’è passata
e sollevi lo sguardo e ti metti a leggere tutte quelle scritte sulle piastrelle
bianche, che, come ogni pub che si rispetti reca su tutte le pareti del
gabinetto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Cerchi il numero di qualche amichetto? Dai non t’arrabbiare sto
giocando. Mi è venuta l’idea per un racconto sull’incomunicabilità. Io che ti
parlo e tu che non rispondi e mi odi. Un po’ come parlare da solo, che poi è
come non parlare per nulla. Che te ne pare?”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Sorridi, finisci la tua pisciata, sgrulli tutto e ti riabbottoni.
Devi avere una mira che non è un granché perché hai vari schizzi sui pantaloni,
ma vabbè, poca cosa, si asciugheranno. Certo devi essere ubriaco. Esci dal
gabinetto e fissi quella strana scritta sulla porta, poi ti fermi davanti al
lavandino e ti dai una sciacquata alle mani. Dallo specchio mi vedi. Sempre la
solita barba arruffata e la faccia da schiaffi. Ti tocchi la guancia e senti
gli stessi peli irsuti che vedi di fronte a te. Questo non è un gioco e la cosa
ti sta creando non poca ansia. Ti avvicini allo specchio e vedi che lo faccio
anch’io.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Ti stupisci? Io voglio essere te. Tu ora sei me. Sono io che
detto le regole qui dentro. Mettiti l’anima in pace, accenditi un toscano e
goditi la serata bello. È un consiglio d’amico.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Scuoti la testa e fai per uscire. Continui a guardare quella scritta che non ti lascia in pace. Devi uscire da qui. Afferri la porta e non si apre. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Rilassati. Finirà anche questa storia ma per ora siamo tu ed io.
Io. Questa serata va come dico io. È un rapimento morbido. Te l’ho sempre
detto, sei il mio opposto, il fratello che non ho mai avuto.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ti giri e chiudi il pugno. Le dita premono sul palmo. Il colpo
parte dalla pancia. Dal tronco. Scarica sulla spalla e sul gomito e colpisce il
vetro. Che s’infrange. Senti un fischio nelle orecchie e continui. Destro,
sinistro, destro. Pezzi di vetro si infrangono per tutto il bagno. Non senti
più nessuna mia parola. Metti le mani, dalle nocche sanguinanti, in tasca in
cerca di una biro. Vuoi rispondere al tizio che ha scritto quella frase sulla
porta. Cerchi e non trovi nulla. Fino a che la tua mano destra tasta la scatola
di toscani. La tiri fuori dalla tasca. Ne prendi uno già tagliato che ti
avanzava da prima. Lo porti alle labbra e lo accendi. Sei tornato. Alla
frenesia, alla turbolenza. Al vero te stesso. Guardi per terra e in un
frammento di vetro mi vedi. Sorridi, o meglio, sogghigni. Apri con forza la
porta e te ne vai. Qualcuno si lamenterà di questo schifo. Forse è il momento
di un altro goccio.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em><br />
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;"><br /></span></em>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: georgia; font-size: 78%;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: georgia; font-size: 78%;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: georgia; font-size: 78%;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: georgia; font-size: 78%;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: georgia; font-size: 78%;"><i>------------------------------------------------------------------------------------------------------</i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: georgia; font-size: 78%;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: georgia;"><i>P.S </i>questo racconto è un non meglio riuscito omaggio a Danilo Cipollini e </span><span style="font-family: georgia;">una bruttissima rivisitazione</span><span style="font-family: georgia;"> del suo racconto, il primo che gli udii leggere, "Schiuma".</span></div>
</div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-18627580014453042462013-05-06T09:27:00.000-07:002013-05-27T09:26:17.252-07:00Ricordo di un viaggio<div align="left">
<span style="font-family: georgia;">
Legno in tavole</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Su cui lisciar mani callose</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Macchiato di spuma</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Giunta dal Nord,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Corroso</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Da un volgare</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Frastuono di voci</span><br />
<span style="font-family: georgia;">In sottofondo al mare,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Nulla può brezza,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Nulla il vento gagliardo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Che fende le pieghe,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Le venature,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">I nodi,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Curvato dal tempo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Segue il suo scopo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">S'impernia di vita,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Gode di miglia,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Balla sull'onde</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Cullando le menti</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Di chi vi si perde</span><br />
<span style="font-family: georgia;">A guardarlo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">E rimane,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Inspiegabilmente,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Con strenua forza,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Su, a galla.</span><br />
<span style="font-family: georgia;"><br /></span></div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-63785984489978423402013-03-13T03:49:00.000-07:002013-03-13T03:54:18.234-07:00Diciassette incontri col Diavolo<div align="left">
<br />
<div width="320">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9BFSbCF2BGEGeDC96yYjTZqlI34LwcjQZ5VxL3YJlZbNLEbp7_w8zACnogeo6AYmvVeWGd94bo91UR-Upsz4jsnnXt9pMw6klrkPaVRHjCAQlWV3gXoKW3nfY79AELmcNBAkUr2TIcQ/s1600/a95dcb8aebb202efeedb10d5538edeb9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9BFSbCF2BGEGeDC96yYjTZqlI34LwcjQZ5VxL3YJlZbNLEbp7_w8zACnogeo6AYmvVeWGd94bo91UR-Upsz4jsnnXt9pMw6klrkPaVRHjCAQlWV3gXoKW3nfY79AELmcNBAkUr2TIcQ/s320/a95dcb8aebb202efeedb10d5538edeb9.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"> Tom Waits</span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: right;">
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
</div>
<div class="MsoNormal">
Lieto d’averti!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
La prima volta<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E d’ingenuità<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Dissi piacere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Poi la seconda<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Solo un saluto<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Malvolentieri<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Io ricambiai.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Al terzo incontro<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Non aprì bocca<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E per pigrizia<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Tirai diritto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Al quarto venne<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Molto vicino<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ed in silenzio<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Rimasi a guardare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Il quinto allora<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Lui mi sfiorò<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E per vergogna<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Gli urlai d’andare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Il sesto d’ira <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
L’andai a cercare<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Lui sorridente<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Tese la mano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Raggiunse poi<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
La giusta distanza<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Chinai lo sguardo<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ormai rassegnato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Chiaro fu il morbo<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Solo l’ottavo<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Vinse l’orgoglio<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Rimedio non posi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Al nono incontro<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Mi disse il suo nome<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Risi, sconfitto<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Dagli occhi lucidi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Era una notte<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E m’offrì da bere<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Seguirlo allora<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Fu cortesia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Poi fu sol lento<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Sporco declino<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Arduo è rialzarsi<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Dal comodo sonno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Dodici incontri<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E lo riconobbi<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ma la paura<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ruppe nel pianto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Al tredicesimo<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Giustificandolo<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Davanti al mondo<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Fu il mio messia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Agir successivo<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Fu nel suo nome<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E non soddisfatto<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Mi denigrò.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Stupidità<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Mi pose a cercare<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Peggioramento<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Del peggior me stesso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Decisi allor<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Di donargli la vita<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Corda ben spessa<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Stesa da un cappio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
L’ultimo incontro<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Fu in punto di morte<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Lo vidi allor<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Brindare in mio nome.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>
</div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-40969417304001895332013-01-30T07:17:00.001-08:002013-01-30T07:23:48.108-08:00Chuck Palahniuk, “Fight Club”<div align="left">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://dvdmedia.ign.com/media/reviews/image/fight_warning.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://dvdmedia.ign.com/media/reviews/image/fight_warning.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Tyler c’era
da un pezzo prima che ci conoscessimo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Tyler
pescava pezzi di legno dalla risacca e li trascinava sulla spiaggia. Nella
spiaggia bagnata aveva già piantato un semicerchio di pali a pochi centimetri
l’uno dall’altro, alti da arrivargli agli occhi. C’erano quattro ceppi e quando
mi sono svegliato mi sono messo a guardare Tyler che ne trascinava su per la
spiaggia un quinto. Tyler ha scavato una buca a un’estremità del palo, poi ha
sollevato l’altra estremità fino a farlo scivolare dentro la buca in modo che
rimanesse eretto, un po’ sbilenco.</div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Ti svegli in
spiaggia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
C’eravamo
solo noi in spiaggia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Con un legno
Tyler ha segnato una linea dritta nella sabbia lunga qualche metro. Tyler è
ritornato a raddrizzare il palo pestando sabbia intorno alla base. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Io ero la
sola persona a guardare l’operazione. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
«Sai che ore
sono?» mi ha chiesto Tyler gridando.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Io porto
sempre l’orologio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
«Sai che ore
sono?»<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Gli ho
domandato dove.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
«Qui» ha
risposto Tyler. «Qui dove siamo.»<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Erano le
quattro e sei minuti del pomeriggio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Dopo un po’
Tyler si è seduto a gambe incrociate all’ombra dei pali eretti. Tyler è rimasto
seduto per qualche minuto, si è alzato ed è andato a fare il bagno. Si è
infilato una maglietta e un paio di calzoni da tuta e si è apprestato ad
andarsene. Ho dovuto chiedergli.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Dovevo
sapere che cosa faceva Tyler mentre io dormivo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Se potevo
svegliarmi in un posto diverso, in un momento diverso, potevo svegliarmi
diverso io stesso?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Ho chiesto a
Tyler se era un artista.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Tyler si è
stretto nelle spalle e mi ha mostrato come i cinque pali eretti erano più
larghi alla base. Tyler mi ha mostrato la linea che aveva tracciato nella
sabbia e come usava la linea per calibrare l’ombra proiettata da ciascuno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Certe volte
ti svegli e hai bisogno di chiedere dove sei.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Quello che
Tyler aveva creato era l’ombra di una mano gigante. Ore le dita erano da
Nosferatu, tanto erano lunghe, e il pollice era troppo corto ma lui mi ha
spiegato come alle quattro e mezza in punto la mano era perfetta. L’ombra di
una mano gigante era perfetta per un solo minuto e per un minuto perfetto Tyler
si era seduto nel palmo di una perfezione che lui stesso aveva creato. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Ti svegli e
non sei da nessuna parte.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Un minuto
era abbastanza, ha detto Tyler, c’era da lavorare duro per ottenerlo, ma un
minuto di perfezione valeva la fatica. Un momento era il massimo che ci si
poteva aspettare dalla perfezione. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Ti svegli e
tanto basta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Si chiamava
Tyler Durden ed era un proiezionista iscritto al sindacato ed era un cameriere
di banchetti all’albergo, giù in centro, e mi ha dato il suo numero di
telefono.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 17px;">É c</span></span>osì che ho conosciuto Tyler.</div>
</div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-36070181388169627242013-01-05T07:44:00.000-08:002013-01-05T07:44:08.674-08:00La memoria nel tempo<div align="left">
<span style="font-family: georgia;">
Orologi contachilometri</span><br />
<span style="font-family: georgia;">ticchettano i secondi</span><br />
<span style="font-family: georgia;">di questo nostro viverci</span><br />
<span style="font-family: georgia;">d'incontri</span><br />
<span style="font-family: georgia;">ed io coi polpastrelli</span><br />
<span style="font-family: georgia;">ne seguo il tempo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">scorrendo sulle curve</span><br />
<span style="font-family: georgia;">del tuo collo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">e dei tuoi seni.</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Scoprendoti.</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Leggendoti.</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Immergersi </span><br />
<span style="font-family: georgia;">fin sopra i gomiti</span><br />
<span style="font-family: georgia;">in un gioco chiamato amarsi</span><br />
<span style="font-family: georgia;">e sentirlo infinito.</span><br />
<span style="font-family: georgia;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia;"><br /></span></div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-73118442309054126542012-11-14T23:59:00.001-08:002012-11-14T23:59:53.310-08:00La geometria dei sensi: tatto<div align="left">
<span style="font-family: georgia;">
Rotondo al passaggio è 'l pollice</span><br />
<span style="font-family: georgia;">e fermo alla presa.</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Perfetto l'indice e retto,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Accusatorio</span><br />
<span style="font-family: georgia;">E 'l mediano è compare</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Ai minori,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Segreti al reale</span><br />
<span style="font-family: georgia;">e profeti, dall'arte</span><br />
<span style="font-family: georgia;">al sensibile.</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Cinque estetici punti</span><br />
<span style="font-family: georgia;">D'intersezione</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Tra ciò ch'è opinione</span><br />
<span style="font-family: georgia;">e ciò ch'è sorpresa.</span><br />
<span style="font-family: georgia;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia;"><br /></span></div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-18375664265306571792012-09-13T07:07:00.000-07:002012-09-13T07:09:09.364-07:00Il pleut, 1916, Guillaume Apollinaire<div align="left">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX8YNopw5hQJ5Kof1-3UTL4OpZCikx_59bMqA4qEqH_6ODSki7A6IQLcWS5Vp6cqx1N3Bm_j2MvevoeyXyu3zeusCvltCc-JTd1qwuCP24672PZnGIlrb9smDZMvfzyYKPqvzJYpmT6Q/s1600/Il+pleut,+1916,+Guillaume+Apollinaire.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX8YNopw5hQJ5Kof1-3UTL4OpZCikx_59bMqA4qEqH_6ODSki7A6IQLcWS5Vp6cqx1N3Bm_j2MvevoeyXyu3zeusCvltCc-JTd1qwuCP24672PZnGIlrb9smDZMvfzyYKPqvzJYpmT6Q/s640/Il+pleut,+1916,+Guillaume+Apollinaire.jpg" width="322" /></a></div>
<br /></div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-33869555243463414512012-08-26T13:17:00.002-07:002012-08-26T13:18:52.879-07:00ARGENTINA - Diario de Viaje<div align="left">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLVvtiTJYOFV9YVOjfWLVSaDtb8k5Scf6yLhMMpLiddiT9UZQ6SJXsbWhBq0uvJErq_WzuvQO942Xtze3ZfisjW7Z0pbHkCPWFDxviSQsgQ95dNu4ltAv8EpO1DHahBQ1a3GTC3u-2vw/s640/Republica+Argentina.jpg" imageanchor="1" rel="lightbox" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" title="partenza"><br class="Apple-interchange-newline" /><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLVvtiTJYOFV9YVOjfWLVSaDtb8k5Scf6yLhMMpLiddiT9UZQ6SJXsbWhBq0uvJErq_WzuvQO942Xtze3ZfisjW7Z0pbHkCPWFDxviSQsgQ95dNu4ltAv8EpO1DHahBQ1a3GTC3u-2vw/s320/Republica+Argentina.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Partenza</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
"...ogni viaggiatore è un po' fuggiasco. Ogni viaggiatore è un sognatore. Sto pensando a tutto questo nell'alba di questa giornata, dopo i vari saluti, i mi-raccomando, gli sguardi lucidi. Non sono addii ma saluto ognuno come se potessero esserlo..."<br />
<br />
<a href="http://moligni.blogspot.it/p/argentina-diario-de-viaje.html">Leggi il resto</a></div>
</div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-80872190403747970562012-08-06T16:20:00.000-07:002012-08-06T16:20:51.634-07:00Avevo voglia di scrivere<div align="left">
<span style="font-family: georgia;">credo che il mondo sia ora.</span><br />
<span style="font-family: georgia;">il passato è succo d'errore</span><br />
<span style="font-family: georgia;">e forma d'arte è 'l futuro</span><br />
<span style="font-family: georgia;">che ancora</span><br />
<span style="font-family: georgia;">si mostra prestante.</span><br />
<span style="font-family: georgia;">tu sola</span><br />
<span style="font-family: georgia;">farei volteggiare</span><br />
<span style="font-family: georgia;">di ciò che vorresti </span><br />
<span style="font-family: georgia;">e non puoi per paura</span><br />
<span style="font-family: georgia;">ma pure</span><br />
<span style="font-family: georgia;">la notte s'assorbe i silenzi</span><br />
<span style="font-family: georgia;">e s'assenta e quel mesto</span><br />
<span style="font-family: georgia;">soler cinguettare</span><br />
<span style="font-family: georgia;">ch'udir m'addolora </span><br />
<span style="font-family: georgia;">affiancare al rumore</span><br />
<span style="font-family: georgia;">dei passi d'un giorno affrettati</span><br />
<span style="font-family: georgia;">tra fasto e insicuro</span><br />
<span style="font-family: georgia;">arrancando ai rintocchi del tempo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">e arrendermi allora</span><br />
<span style="font-family: georgia;">m'attende</span><br />
<span style="font-family: georgia;">in un grosso respiro</span><br />
<span style="font-family: georgia;">all'allenamento continuo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">d'un congruo ritardo,</span><br />
<span style="font-family: georgia;">in questo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">perenne vagare.</span><br />
<span style="font-family: georgia;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia;"><br /></span></div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-6821732688513073242012-07-05T02:13:00.000-07:002013-01-05T07:46:58.722-08:00Fortune Cookie<div align="left">
<span style="font-family: georgia;">
L'ingenuità</span><br />
<span style="font-family: georgia;">è una dote che solo un ingenuo</span><br />
<span style="font-family: georgia;">può sottovalutare.</span><br />
<span style="font-family: georgia;"><br /></span></div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-5508751436206833012012-06-09T01:39:00.001-07:002012-06-09T01:39:46.770-07:00Haiku<div align="left">
<span style="font-family: georgia;">
Al suon del vento</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Si svestono i platani.</span><br />
<span style="font-family: georgia;">Finir d'autunno.</span><br />
<span style="font-family: georgia;"><br /></span></div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-6876012390167356942012-05-14T14:12:00.002-07:002012-05-14T14:12:35.122-07:00Sergej Esenin, До свиданья, друг мой, до свиданья<div align="left">
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: black;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 9pt;">До свиданья, друг мой, до свиданья.</span><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 9pt;"><br />
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
<!--[endif]--></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 18pt; margin-bottom: 12pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.8pt;">
<span style="background-color: black; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 9pt;">Милый мой, ты у меня в груди.<br />
Предназначенное расставанье<br />
Обещает встречу впереди.<br />
<br />
До свиданья, друг мой, без руки, без слова,<br />
Не грусти и не печаль бровей,-<br />
В этой жизни умирать не ново,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: black; background-image: initial; background-origin: initial; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 150%;">Но и жить, конечно, не новей.</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
</div>
<div align="right">
<span style="font-family: georgia;"><span style="font-size: 12px;"><i><br /></i></span></span></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-44603001915353929852012-02-06T05:59:00.000-08:002012-02-06T07:08:48.458-08:00Fortune Cookie<div align="left" style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;">Un uomo che urla </span><span style="font-family: georgia; ">in una stanza di sussurri</span></div><div align="left" style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;">non ascolta che il rimbombo distorto delle sue parole.</span></div><div align="left" style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;">Un uomo che sussurra </span><span style="font-family: georgia; ">tra le urla di una stanza</span></div><div align="left" style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;">sente anche il più piccolo dei suoi pensieri.</span></div><div align="left" style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;"><br /></span></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-93740862008762602012-02-05T10:41:00.000-08:002013-01-30T07:21:06.844-08:00Jack Kerouac, “On the road”<div align="left">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://danielgray.com/storage/post-images/2070902031_1.jpg?__SQUARESPACE_CACHEVERSION=1307689404086" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="236" src="http://danielgray.com/storage/post-images/2070902031_1.jpg?__SQUARESPACE_CACHEVERSION=1307689404086" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: georgia;"><br /></span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: georgia;">A quel tempo danzavano per le strade come pazzi, e io li seguivo a fatica come ho fatto tutta la vita con le persone che mi interessano, perchè le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le teste e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fann</span><span style="font-size: 15px; line-height: 17px;">o "</span><span style="line-height: 115%;">Oooooh!!"</span></div>
<div align="left">
<span style="line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div align="left">
<span style="line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div align="right">
<span style="font-size: 12px;"><i><br /></i></span></div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-92006279232563439372012-01-19T11:28:00.000-08:002012-01-19T11:48:49.027-08:00La scelta<div align="left"><span style="font-family:georgia;">è il gesto dell'annullar necessità.</span></div><div align="left"><span style="font-family:georgia;">momenti</span></div><div align="left"><span style="font-family:georgia;">che appaiono possibili</span></div><div align="left"><span style="font-family: georgia; ">sacrificati al battito </span></div><div align="left"><span style="font-family: georgia; ">d'un lampo</span></div><div align="left"><span style="font-family:georgia;">che è fato,</span><span style="font-family: georgia; "> moto interno </span><span style="font-family: georgia; ">o chissà che.</span></div><div align="left"><span style="font-family:georgia;">magico nel farlo è l'ora</span></div><div align="left"><span style="font-family:georgia;">puro e nudo e privo</span></div><div align="left"><span >dei fronzoli nostalgici dei se</span></div><div align="left"><span >quanto di schivi e tendenziosi ma</span></div><div align="left"><span >che mostrano </span><span style="font-family: georgia; ">null'altro</span></div><div align="left"><span style="font-family: georgia; ">che gelidi futuri già remoti</span></div><div align="left"><span style="font-family: georgia; ">al solo pronunciarli.</span></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-49883536490582203282012-01-08T08:33:00.000-08:002012-01-08T08:36:53.700-08:00<a rel="lightbox" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkvmiefR8Tf5NT57FtcYWpbbT4p7WoGZ5N5-bGiKGID_dQvuaTwWjhVfxUP0NoKG7MM6xiYNx6FK3r-DMUF47aDOjOVLMBFYDlgTAxC6xO7z45QwcyhXL7eBLbiGdLOK8wuytiCkKcgA/s640/Tosca.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkvmiefR8Tf5NT57FtcYWpbbT4p7WoGZ5N5-bGiKGID_dQvuaTwWjhVfxUP0NoKG7MM6xiYNx6FK3r-DMUF47aDOjOVLMBFYDlgTAxC6xO7z45QwcyhXL7eBLbiGdLOK8wuytiCkKcgA/s400/Tosca.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5695300270032203106" /></a><br /><div align="left"><span><br /></span></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-74674723325409522662011-12-16T07:26:00.000-08:002011-12-16T07:32:35.233-08:00<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5SNRbIDlKSVgN8yWnDtVvURkeLgQyHTXAg-DGKUeM-t5WpC0dYmgQFOHsoZWeK90di8QR644MIdgeVuonjJqSd8L7lbgZPVsmHMYJinFJi4PKwIZmfFF0Hhy_uo24oKyuqwmNiBNQNg/s1600/mostra_collettiva.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 282px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5SNRbIDlKSVgN8yWnDtVvURkeLgQyHTXAg-DGKUeM-t5WpC0dYmgQFOHsoZWeK90di8QR644MIdgeVuonjJqSd8L7lbgZPVsmHMYJinFJi4PKwIZmfFF0Hhy_uo24oKyuqwmNiBNQNg/s400/mostra_collettiva.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5686748310912881202" /></a><div><br /></div><div><div><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">L'associazione Culturale Nuovi Scenari Roma NSR vi invita alla mostra collettiva di fotografia "EMOZIONI FOTOGRAFICHE" Con i fotografi Alex Mezzenga, Marco Marcotulli e 15 allievi dei corsi di fotografia NSR</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Dal 19 al 21 dicembre 2011 A.R.V.U.C. via San Teodoro 70 (zona circo massimo)</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Vernissage e inagurazione lunedi 19 dicembre ore 19:30 entrata Libera e Buffet</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Alex Mezzenga</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Titolo "ESMERALDEROS"</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Descrizione: In Colombia nella regione di Muzo si estrae il 60% delle migliori pietre verdi del mondo. Chi ci viene firma un patto con il diavolo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Se sopravvive alla natura, alla fatica, alle angherie dei narcos, diventerà ricco.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Marco Marcotulli</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Titolo: "FESTA"</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Descrizione: Dieci immagini in bianco e nero che raccontano in maniera evocativa il ricco e semisconosciuto mondo della cultura popolare italiana</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">15 Allievi dei corsi di fotografia NSR</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Titolo: "OGNI COSA É ILLUMINATA"</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Ludovica Siciliani - Alessandro De Angelis - Matteo Mingoli - Giulio Caliano - Massimo Sgrulletti - Davide Santoro - Barbara Errera-Celestina Coccia - Claudio Mariani - Cristiano Boni - Cristiano Testa - Giuseppe Lozzi - Lorenzo Campanelli - Lorenzo Di Meo - Paola Carlini</span></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-46377467651128333162011-12-08T11:35:00.001-08:002011-12-08T11:42:28.134-08:00Roxy Bar<a rel="lightbox" title="roxy bar" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijUKNKv0u23IwbBvzQC3uyc6KzcUhe4_k0yL3h_2boEM19jWDz7eYWZf90RoWu8eeZSG-Go1li3VXeMVUy-TdQUd2cGC3exYB5zdteRSCZnDjMU0el-QMzmIOtTybj3r7qZvz3okxKFg/s640/Roxy+bar.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijUKNKv0u23IwbBvzQC3uyc6KzcUhe4_k0yL3h_2boEM19jWDz7eYWZf90RoWu8eeZSG-Go1li3VXeMVUy-TdQUd2cGC3exYB5zdteRSCZnDjMU0el-QMzmIOtTybj3r7qZvz3okxKFg/s400/Roxy+bar.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5683844704577554834" /></a><div align="left"><br /></div><div align="left"><br /></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-64948752754132347282011-11-30T08:07:00.000-08:002011-11-30T08:12:11.749-08:00Il seme della tristezza<div align="left"><span class="Apple-style-span"><div align="left">partire come tradire</div><div align="left">e sospirar versi</div><div align="left">pesanti alla gola,</div><div align="left">a grattar via il gelo,</div><div align="left">silenzio </div><div align="left">d'un orizzonte ampio in eccesso.</div><div align="left">il seme della tristezza</div><div align="left">affligge poeti</div><div align="left">o mendicanti</div><div align="left">d'amore</div><div align="left">in egual metro.</div><div align="left"><br /></div></span></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-60228195763943828332011-10-25T11:25:00.000-07:002011-10-25T11:40:45.460-07:00Policìa Federal Argentina<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9yqiKYHWGGI9W9KRpEnRoFF4beq-yXiyd_AHppLVaBRo95AQmPIdhxYU169iB0XIz9HcHsSPAv3GvCir0oFYjCz81I2aPsM33srxocjfC1gPZnQsNfcRw3g1DS-p4eQE0ENpwkG83GA/s1600/P1020223c.jpg" rel="lightbox"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9yqiKYHWGGI9W9KRpEnRoFF4beq-yXiyd_AHppLVaBRo95AQmPIdhxYU169iB0XIz9HcHsSPAv3GvCir0oFYjCz81I2aPsM33srxocjfC1gPZnQsNfcRw3g1DS-p4eQE0ENpwkG83GA/s400/P1020223c.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5667498574887996002" /></a><br /><div align="left"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-24430267315722810542011-10-03T09:08:00.000-07:002011-10-03T10:28:27.506-07:00Confessioni<div align="left"><span class="Apple-style-span"><div align="left">Amo contraddirmi.</div><div align="left">Nella mia vita non so far altro.</div><div align="left">Al sussurro di qualcosa che non so</div><div align="left">Grido il contrario</div><div align="left">Per poi </div><div align="left">affermar col beneficio del tempo</div><div align="left">Che ero in torto.</div><div align="left">Forse per piglio</div><div align="left">o per vanto.</div><div align="left">Ad essere sol'io</div><div align="left">Colui che possa</div><div align="left">Biasimarmi.</div><div align="left"><br /></div><div align="left">Cerco continuamente</div><div align="left">Un debito col prossimo</div><div align="left">Così che possa</div><div align="left">Soltanto</div><div align="left">ripagarlo.</div><div align="left">Perfino puntualmente ritardando.</div><div align="left">Parassitismo nato spontaneo.</div><div align="left">Solo in piccola parte</div><div align="left">Di un'infinita casistica</div><div align="left">reciproco.</div><div align="left">E ben accetto </div><div align="left">Ancor meno.</div><div align="left"><br /></div><div align="left">E piango</div><div align="left">una mia lacrima</div><div align="left">Una</div><div align="left">Che è quanto basta al verbo</div><div align="left">Per ogni stronza volta </div><div align="left">che stupido</div><div align="left">sbadato</div><div align="left">o pieno di un me stesso</div><div align="left">che non sono</div><div align="left">chiudo una canzone</div><div align="left">ancor non terminata.</div><div align="left"><br /></div><div><br /></div></span></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-60601512892968026732011-08-19T01:58:00.000-07:002011-12-08T11:32:58.999-08:00<a rel="lightbox" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUPRhjAJmkT-VSbBvJQGMo1WgGYkxdHtPzOJ63zYw-nPV0d2UAtRUNDORYRnz4dOceQ63o4_HkGYHF_9rYQuPpFmy_f5xGENTz4IU2EtrKYbp9pEaTB4RnmiQs89kZ34h2mPdEG_390A/s640/DSCF8339.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 301px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUPRhjAJmkT-VSbBvJQGMo1WgGYkxdHtPzOJ63zYw-nPV0d2UAtRUNDORYRnz4dOceQ63o4_HkGYHF_9rYQuPpFmy_f5xGENTz4IU2EtrKYbp9pEaTB4RnmiQs89kZ34h2mPdEG_390A/s400/DSCF8339.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5642488985557451090" border="0" /></a><br /><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;">Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-62665489929235609122011-08-04T17:46:00.000-07:002011-08-04T17:52:09.010-07:00La geometria dei sensi: udito<div align="left"><span style="font-family:georgia;"><br />L'infinitesima macchia d'un foglio bianco.<br />Le note alla vista d'un occhio socchiuso.<br />Il vuoto in un cieco vicol sonoro.<br />Il resto che passa.<br />Tu ascolti e non capti.<br />E ti senti che vivi.<br />Nudo.<br /><br /><br /></span></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;" >Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-59838360182238303612011-07-08T12:24:00.000-07:002011-07-08T12:26:16.240-07:00Lacrime di coccodrillo<div align="left"><span style="font-family:georgia;"><br />Come fronda stanca<br />d’albero<br />nella volta cinger<br />fumo in nuvole,<br />che sbuffa e s’adagia<br />e volenterosamente perde<br />chi l’abbruttisce.<br />Foglie gialle morte.<br />Così la cenere mi scrollo via.<br />Che gioia rossa<br />ardor del fuoco<br />a quella brezza <br />torni ancor l’anima.<br /><br /></span></div><div align="right"><em><span style=";font-family:georgia;font-size:78%;" >Molignì</span></em></div>Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-61128813485830329.post-78540744410775892372011-06-09T01:48:00.000-07:002013-01-14T01:51:48.787-08:00Vimini<div align="left">
<span style="font-family: georgia;"><br />c'ho bisogno d'un tempo<br />d'un sogno,<br />c'ho l'orgoglio del vento<br />sul grugno<br />ch'è un segno<br />o un bisbiglio del mondo.<br />c'ho una rima malsana<br />che smania<br />ruffiana<br />e prima d'ognuna<br />possibile<br />azione<br />in punta di lingua<br />a uscir si dimena.<br />è un magico gioco<br />un delirio<br />gaglioffo,<br />non poco,<br />conceda vossia,<br />del lessico<br />morbido<br />un bieco<br />sottil corollario.<br />è l'anima antica<br />che assolve al suo ufficio<br />e ardir se ne frega<br />accostar<br />il poema<br />alla bega.<br /><br />baciata,<br />alternata,<br />incrociata,<br />invertita<br />or incatenata<br />e sparsa qua e là.<br /><br />cieco,<br />sornione<br />vil<br />rabdomante<br />di note buone<br />e d'azione,<br />serpente in prigione,<br />la mente<br />privata<br />del lume della ragione<br />che ancora ricorda<br />le gote<br />e il sorriso<br />di donne,<br />un milione,<br />spiandone<br />il viso dioniso,<br />guardone,<br />ne scruta<br />la perfezione<br />e l'assenza di peso<br />e insisto<br />e l'emozione<br />in vero<br />lo riconosco<br />e ad essere<br />onesto e sincero,<br />è 'l meglior pretesto<br />all'umano<br />maldestro<br />perenne<br />voltar di stagione.<br /><br />ode<br />ballata<br />canzone<br />stornello<br />rondò<br />sonetto<br />non smetto<br />e schiocco<br />le dita,<br />nonsense<br />da limericchio<br />perfetto,<br />la favola<br />satira<br />ch'assume<br />la forma<br />assai fatua<br />d'un vecchio<br />triolet<br /><br />E pure son io<br />passant solitario<br />alla folla, all'oblio<br />rimario per poveri<br />di geniofollia<br />che dio<br />solo sa se la mia<br />sia dote<br />prurito<br />fastidio<br />soltanto capriccio<br />o pure<br />armonia.<br />l'attesa<br />è un sole mediocre<br />che arrossa<br />di poco,<br />di tono,<br />il colore<br />e fissa le sfumature<br />nell'iridi<br />chiare d'un volto<br />nel vento primaverile<br />riflesso perplesso<br />a pensare<br />e passa<br />sommesso<br />a dorarne il profilo,<br />donarne uno nuovo<br />e accorto<br />inosservato<br />ogni giorno più schivo<br />in silenzio<br />poi<br />muore.<br />un lasso d'eterno<br />nel quale, mi fermo<br />dal calpestare<br />quel manto<br />di foglie<br />di ruggine<br />chine<br />passite dal tempo<br />dall'abitudine<br />e inciampo alla fine<br />in me stesso<br />medesimo<br />me sognatore<br />e dondolo appeso<br />all'indaco vuoto<br />screziato<br />da un blanco sorriso,<br />a malapena<br />calpesto il terreno,<br />sospeso<br />in un susseguirsi di rime<br />tra sogno e finzione,<br />un poco indeciso<br />un poco sorpreso.<br /></span></div>
<div align="right">
<em><span style="font-family: georgia; font-size: 78%;">Molignì</span></em></div>
Molignìhttp://www.blogger.com/profile/15409972830311180516noreply@blogger.com0